Ricchezza Esclusiva

Il Parco fiume Strone ed in particolare l’area del Laghetto  costituiscono anche un importante patrimonio naturale, caratterizzato da alcuni aspetti specifici, assolutamente esclusivi rispetto ad altre aree verdi della nostra Pianura.

Facciamo qualche esempio: presso il Laghetto, proprio all’altezza della nostra cascata e, prima della costruzione di una centrale idroelettrica,  sui muretti di contenimento degli argini delle Vincellate (altra bella area del Parco fiume Strone, presso Pontevico) nidificano coppie sedentarie di Ballerina Gialla, Scricciolo e Pettirosso, rare specie montane che difficilmente si riproducono in pianura: il particolare clima fresco e umido che caratterizza la zona della cascata presso il Chiavicone Sud, il forte scorrimento delle acque dello Strone a valle della cascata stessa e la loro forte ossigenazione sono i fattori principali che hanno permesso l’eccezionale presenza al Laghetto di queste specie. Presenza che si riduce nei mesi più caldi e aumenta in inverno per il

Oltre alle specie di montagna come il Pettirosso, lo Scricciolo e la Ballerina gialla, il microclima del Parco ci regala un ambiente fresco e ombroso, animato da altre presenze significative. Sono censite 40 specie di uccelli, di cui 28 sedentari e 12 estivi, che comprendono, ormai rari, il Martin pescatore, l’Airone cenerino, la Ghiandaia, la Cannaiola verdognola, il Picchio rosso maggiore, l’Allocco, il Cuculo, il Germano reale, il Torcicollo, la Capinera, il Verdone ed il Cardellino.

Oltre alla fauna, anche il patrimonio botanico qui è di assoluto valore. Per gli appassionati non è difficile scoprire, sulle ripe dello Strone, in particolare in tutta l’area del Laghetto, resti di insediamenti botanici preistorici di notevole interesse, magari nascosti, sottospecie di essenze autoctone (più di 200 specie rilevate lungo il corso dello Strone), quali la Farnia, L’Olmo il Carpino, il Sambuco e Biancospino, il Nocciolo, il Pioppo nero e bianco, l’Acero, il Platano, il Salice, le Querce secolari, i fitti cespugli di colonie di Miglio ondulato (Oplismenus undulatifoglius), i bei cespi di Felce certosina (Dryopteris carthusiana) e l’Orchidea listena maggiore (Listena Ovata).

A tratti il corso dello Strone, a valle della cascata, ha aspetti di piacevole impatto ambientale, con fitti boschi e maestosi alberi che lo accompagnano nel suo andare sinuoso fra i campi. Data la particolare morfologia e il microclima di questo territorio, lungo le boschive rive del fiume  sono presenti complessi floristici significativi e dagli aspetti unici, stazioni relitte di specie vegetali (ma come dicevamo,  anche animali) altrove scomparse o estremamente rarefatte.

In quest’oasi recuperata sono state ritrovate tracce di specie botaniche come l’Ibisco palustre (Hibiscus trionum), lo Zafferano selvatico, la Scilla silvestre, il Morso di rana (Hydrocharis morsus.ranae), oppure, nel sottobosco vicino al Laghetto e lungo il fiume, la Colombina media (Corydalis intermedia, la pianta simbolo del Parco Strone), che qui ha la sua unica stazione di crescita dell’intera pianura Bresciana.

Ringraziamo il prof. Pierandrea Brichetti per la sua preziosa consulenza e per le belle immagini fornite.